LIVIGNO ALL MOUNTAIN - 17/22 GIUGNO 2015


Una vacanza veramente da ricordare questa di Livigno, che merita sicuramente di essere trascritta nel diario dei viaggi della “Ciclistica”. 
Anche quest’anno il gruppo era numeroso e molto assortito: 11 ciclisti, 4 bimbi e 5 accompagnatori.
Livigno,  riconosciuta come una delle capitali estive della Mountain Bike, non ha tradito le attese. Km e Km di single track, facili, difficili, panoramici, ripidi, naturali, lisciati, nel bosco, tra i prati…. insomma era veramente impossibile annoiarsi. Unica pecca, se proprio vogliamo trovare un difettino, il clima un pochino fresco ma con l’abbigliamento giusto non ci sono stati grossi problemi.
Il briefing con Nicola Giacomelli
L’Albergo Concordia, 4 stelle in pieno centro, è stata la nostra ottima location. Buona cucina, ottima colazione e tutti i servizi necessari presenti.
Arriviamo mercoledì sera alle 19,30 dopo un viaggio veramente lunghissimo, complicato da un paio di code chilometriche per incidenti e cantieri. Cena e subito dopo il briefing con la nostra guida, Nicola Giacomelli; Nicola è giovane, allegro e trasmette al gruppo l’entusiasmo che serve per affrontare al meglio gli itinerari che si riveleranno belli ma anche un pò impegnativi.


Giovedì 18/6

Sulla panoramica sopra Livigno
Si parte dal centro paese e si sale leggermente per raggiungere i sentieri che percorrono la lunga vallata di Livigno, prima sul versante sinistro e poi su quello destro.
La salita verso Passo Alpisella
I sentieri, tutti in single track, offrono splendide vedute sulla valle, sono scorrevoli  ma presentano ogni tanto qualche strappettino veramente impegnativo, e dopo questi primi km ci rendiamo ben presto conto che non ci annoieremo.

Il sentiero delle sorgenti dell'Adda
Arriviamo al lago, da dove inizia la lunga salita verso il passo Alpisella; salita all’inizio facile, in una valle stretta e bellissima, poi da metà molto più ostica con pendenze significative sempre sopra il
15%;  in alto, a 2200 mt, la fatica è ricompensata dai magnifici panorami che si aprono a 360°.

La discesa continua ad offrirci tante emozioni.

La Val Mora
Il sentiero delle sorgenti dell’Adda, che troviamo a metà discesa sulla sinistra, è scorrevole e tecnico al punto giusto per far divertire tutti.
Si giunge ai laghi di Cancano per una breve sosta al Rifugio San Giacomo, dove ci aspetta un bel piatto di pasta ed una birra.

Abbiamo percorso circa 40 km, ce ne restano altri 25 attraverso la selvaggia Val Mora su un sentiero tutto in single track che risale
costantemente verso l’Alpe del Gallo, offrendo degli affacci vertiginosi sul Lago di Livigno.

Verso l'Alpe del Gallo
In vetta - a quasi 2300 mt - inizia la lunga discesa che ci riporterà al nostro rifugio; discesa molto ma molto varia e divertente.

Prima parte su prati, poi un pezzo più ripido che ci conduce fino al torrente che ha scavato la valle, ultima parte un lunghissimo trail che costeggia il torrente, insomma come si dice …. di tutto di più!
Quando spiana siamo ormai nei pressi dei laghi, rimangono gli ultimi 2 km da fare sulla strada bianca che costeggia l’enorme diga.
Abbiamo fatto 65 km con 1700 mt di dislivello, tante disavventure tutte risolte e un piacevole senso di spossatezza e rilassatezza che sopraggiunge all’istante!  Al rifugio troviamo ad aspettarci le famiglie, per un’ottima cena a base di specialità livignesi (pizzoccheri).
Per il dopo cena eravamo troppo stremati… tutti a letto presto!!

La traccia del percorso su Garmin Connect

Alcune foto scattate lungo il percorso
Il nostro rigugio "Fraele"

Venerdì 19/6

Sveglia di buon mattino, alle 8 tutti a fare colazione. Ci aspetta un’altra giornata sui pedali, e bisogna fare il pieno di energie.

L’itinerario preparato da Nicola prevede la risalita della Val Trela, dalla quale ci immetteremo sulla statale del Passo Foscagno per poi risalire in quota al punto d’arrivo della telecabina del Bike Park Mottolino;  da qui faremo la panoramica, un  lungo single track che percorre, a quota costante di 2000-2200 mt, l’intera vallata di Livigno.
La salita sul tratto interrotto della Val Trela
Naturalmente ogni itinerario ha le sue incognite, e quest'oggi la prima ci aspetta solo dopo 3 km… La prima parte della salita della Val Trela è su una stretta carrareccia sulla quale stanno facendo dei lavori. Strada chiusa, impossibile passare, Nicola decide di superare il tratto inagibile risalendo un sentiero ormai sparito e cancellato da una frana, ma non c’è alternativa… Come fossimo stambecchi con le bici, risaliamo a fatica il canalone, un’impresa che si rivelerà più ostica dal previsto e ci porterà via una buona mezzoretta. 

Mucche sul sentiero per il Foscagno
Si continua poi a salire su un trail che percorre alcuni prati, attraversa delle lingue di neve ancora presenti nei tratti meno soleggiati e poi scende sul versante opposto in prossimità del Passo del Foscagno.
Attraversiamo una malga ben equipaggiata di mucche, ce ne sono tantissime proprio sul sentiero e per indurle a farci passare dobbiamo quasi litigare!!
Si incrocia la strada asfaltata e si prende uno stretto sentiero che risale il pendio, con pendenze a tratti sostenute, fino al passo. Qui su ampia strada sterrata, oserei dire l’unica che abbiamo trovato, percorriamo l’ultimo tratto fino al rifugio Mottolino.

L'arrivo alla telecabina del Mottolino
Breve sosta rigeneratrice, poi tutti sulla “panoramica”, un interminabile trail che taglia a mezza costa la valle di Livigno, e che dai suoi 2200 mt di altezza offre scorci unici sulla valle.
Si va su e giù, il sentiero sembra non finire mai… solo dopo il passaggio sul torrente sembriamo arrivati, ma rimangono ancora una bella discesina nel bosco ed il tratto di ritorno dal Larix Park a rendere piacevole l'escursione.

In discesa dalla "panoramica"
E per chi alla fine ha ancora qualche briciolo di energia Nicola ha previsto un piccolo supplemento finale, con un paio di discesine niente male!!

La traccia del secondo giorno

Le foto dell'itinerario

Sabato 20/6

Consueto giorno dedicato all'escursione in autonomia. Mi sono confrontato con Nicola sull'itinerario da fare per chiarirmi gli ultimi dubbi su bivi e transitabilità, dopodiché abbiamo deciso che la meta della nostra giornata sarà, come auspicato, la Val Viola, per poi prendere il Trenino Rosso del Bernina e ritornare a Livigno.
Si parte lungo lago, ci aspetta la prima salita verso il Passo Foscagno. Prima parte molto divertente in un bosco di larici, poi si scende lungo il torrente e si risale per un tratto la Val Trela fino ad incrociare la strada del giorno precedente; da qui si entra nella statale, unico punto di collegamento tutto italiano tra Bormio e Livigno.
Strada ampia ma il traffico non manca… procediamo in fila indiana fino al passo a oltre 2.200 mt, dove a causa della variabilità del meteo ci troviamo a salire sotto un leggerissimo nevischio. Una veloce sosta e poi discesa rapida su asfalto fino ad Arnoga, evitando un tratto fuoristrada che ci avrebbe tolto tempo prezioso. Al tornante di Arnoga ci aspetta il bivio per la Val  Viola, si esce dal traffico e si entra in un altro mondo!! 
Mucche all'alpeggio in Val Viola
La salita fino al rifugio è lunga, 8 km, ma con pendenze mediamente facili e fondo buono. Ed i magnifici panorami della valle, contornata da cime maestose oltre i 3.000 mt, ci consentono di pedalare con tranquillità e gustare appieno il paesaggio.
Solo un gregge di mucche, in salita verso l’alpeggio, creerà un momento di “tensione” perché ad un certo punto si erano rigirate e sembrava di essere in battaglia….noi contro loro!

Nel rifugio Val Viola
L’arrivo al rifugio, una vecchia caserma della finanza riadattata e situata in un luogo magico a quasi 2.400 mt, ci ritempra dalle fatiche. Il rifugio è caldo, accogliente, e si mangia benissimo, insomma proprio quello che ci voleva: polenta con spezzatino, salsiccia alla griglia, formaggio, dolce casalingo e caffè corretto! 
La ripartenza, dopo una sosta più lunga del previsto, non è semplice.
Sul Passo Val Viola, col rifugio sullo sfondo
Si sale ancora un poco fino a raggiungere il Passo di Val Viola, a 2450 mt, che segna il confine svizzero. Al di là del passo si apre la Val di Campo, contornata da magnifici laghetti.
Il primo pezzo del sentiero è molto da MTB, con un giusto grado di difficoltà tecnica; purtroppo non abbiamo molto tempo per gustarci il panorama perché il trenino Rosso ci aspetta a Poschiavo; la discesa anzi la vivo un pò con "ansia" per la paura di far tardi.... decido di tagliare le varianti che mi aveva proposto Nicola e prendiamo la veloce sterrata e poi l’asfalto fino alla cittadina di Poschiavo. 
Arriviamo in stazione alle 15,32, alle 15,35 parte il treno….nemmeno a farlo apposta saremmo stati così precisi. Dopo la discesa a missile per noi è un’altra volata per fare i biglietti; mi precipito in biglietteria, mentre gli altri caricano le bici sulla carrozza centrale già arrivata!
Il mitico trenino rosso
Questo tratto di ferrovia è un’eccezionale opera ingegneristica, si sale dai 1000 mt di Poschiavo ai 2200 del Bernina su ponti, viadotti, gallerie, con stupende viste sulla Valposchiavo.

La nostra fermata - Ospizio Bernina - ci fa riassaporare subito il
Il "Lago bianco" alla fermata Ospizio Bernina
clima fresco e quindi la sosta in stazione è molto breve; dal passo scendiamo per un trail abbastanza impegnativo fino ad incrociare la statale della Forcola, dopodiché si inizia l’ultima fatica della giornata, la salita al passo della Forcola. Sono pochi km, 2-3, ma tutti in costante salita e dopo circa 60 km di MTB si fanno sentire eccome!
Si valica a 2.350 mt, e da qui ci aspetta una lunga discesa verso Livigno, 10 km prima su sentiero, poi su strada bianca più scorrevole, infine su asfalto. E’ andata anche questa! Giornata memorabile con 72 km percorsi ed un dislivello di oltre 2000 mt.

Traccia terzo giorno

Le foto del terzo giorno

Domenica riposo, il viaggio di ritorno è lungo e non c'è tempo per girare in bici. Optiamo quindi per una partenza mattutina, dopo aver fatto un pò di shopping.....

Un saluto a tutti i miei compagni  di avventura con cui ho condiviso questa - almeno per me ma spero sia stata per tutti - indimenticabile vacanza! :-)

Luciano


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