La Velodyssée - Da Bordeaux a Nantes in bicicletta


La ciclovacanza del 2018 ci ha portato di nuovo in Francia. Dopo la Ciclabile della Loira del 2016 abbiamo affrontato quest’anno La Vélodyssée, un grande itinerario cicloturistico che percorre tutta la costa ovest  francese. L’itinerario completo, che va dalla Bretagna (Roscoff) alla Spagna (Hendaye) misura circa 1.200 km; noi abbiamo percorso il tratto compreso tra Bordeaux e Nantes, per circa 700 km.
Una vacanza che ci ha consentito di abbinare come sempre tanti elementi: la scoperta di un territorio diverso dal nostro, la particolarità di una vacanza attiva com’è quella del viaggio in bicicletta, la visita di tanti paesini e città storiche,  non ultima la possibilità di fare qualche bagno in mare, approfittando delle belle spiagge oceaniche.
E’ l’Atlantico il filo conduttore del percorso, che attraverso una grande diversità di paesaggi ci porta da Bordeaux a Nantes. Si attraversano le immense pinete che ricoprono le dune di sabbia formate dai venti oceanici, si oltrepassa in traghetto l’estuario della Gironda per arrivare a Royan, si costeggiano le isole di Oléron e del Re con i famosissimi allevamenti di ostriche, si visitano città ricche di storia come La Rochelle, Rochefort e Les Sables d’Olonne.
Alla fine del viaggio avremo pedalato per 680 km  in 11 giorni, su un itinerario ben segnalato e molto vario, con presenza di piste ciclabili, tratti a basso traffico e qualche sentiero ben tenuto. Base di partenza ed arrivo la bella città di Bordeaux.



1° tappa – da Bordeaux a Lacanau Ocean - 64 km

   



Il primo tratto della nostra vacanza lo pedaliamo su una pista che non fa parte della Velodyssée. 
Si tratta della ciclabile che collega Bordeaux all’Oceano, realizzata su una linea ferroviaria da tempo dismessa; il percorso è abbastanza ombreggiato e facile, lunghi drittoni che attraversano campi, piccoli paesi e qualche breve punto di sosta attrezzato. Niente di particolare comunque. 
La giornata è molto calda, ma andando verso l’oceano si comincia a sentire un po’ la brezza oceanica che ci accompagnerà spesso anche nei giorni seguenti.
A Lacanau Ocean, una bella località balneare inserita nel mezzo di una enorme pineta, sembra di essere in uno dei nostri paesi di mare. Tante casette di vacanza, l’odore dei pini, un lungomare affollatissimo, una bella spiaggia piena di gente. 
Sistemati i bagagli presso il nostro primo hotel, che in realtà è una villa VA&MA affittata da un simpatico privato, facciamo subito una puntata a vedere la spiaggia. 
Un po’ di relax e poi a cena in un bel ristorante, Le Kayok, che domina la "Plage Centrale" e dai cui tavoli si gode una spettacolare veduta sull’Oceano.






Qui un po' di foto



2° tappa – da Lacanau Ocean a Soulac sur Mer - 76 km


 Mattino: Lacanau -Montalivets

 Pomeriggio: Montalivets - Soulac s/mer


Seconda tappa intensa, che decidiamo di dividere in due parti; 54 km al mattino e 22 al pomeriggio.
Di buon mattino, dopo l'ottima colazione consumata nel giardino della villa, ci addentriamo nel bellissimo percorso che attraversa le immense dune di sabbia create dall'Oceano. 
Per bloccarne l'avanzata verso la terraferma sono stati piantati, nel corso dei secoli, migliaia di alberi, pini soprattutto; ci troviamo così a pedalare immersi in queste bellissime pinete, con la pista che ne asseconda  i profili ed è molto divertente da fare, mai noiosa. Piccole salite e discese, curve e controcurve, percorso quasi sempre ombreggiato e su pista protetta. E per un lungo tratto si pedala tra l'Oceano ed il lago di Hourtin, all'interno di un'area naturale protetta: tutto molto piacevole e rilassante.
Si arriva a Montalivets les Bains, dove ci fermiamo per il pranzo e ci concediamo un'oretta di relax sulla spiaggia, per poi ripartire per l'ultima parte del percorso. 
Ci aspettano una ventina di km molto facili, che ci porteranno a Soulac s/mer, un bel paese posto sull'estuario della Gironda.



3° tappa – da Soulac sur Mer a Saint Trojans les Bains - 78 km

Mattino: da Soulac s/mer a La Palmyre

 Pomeriggio: da La Palmyre a Saint Trojans les Bains

Tappa lunghetta anche questa, che prevede  l'attraversamento dell'estuario della Gironda in traghetto e quello un pò più complicato del ponte che collega l'Ile d'Oleron alla terraferma.
Alle 9,30, dopo un breve tour al mercato di Soulac, siamo in bici. Primo obiettivo della giornata prendere il traghetto per Royan. Abbiamo controllato l'orario ed abbiamo scoperto che siamo un pò precisi... i 9 km che ci separano dal porto li percorriamo così ad un'andatura piuttosto spedita; riusciamo fortunatamente ad arrivare in tempo, appena 5 minuti prima della partenza della nave.
Si entra nella regione Charente-Maritime, di cui Royan è una delle principali città. La Costa è molto panoramica, con delle belle scogliere inframezzate da splendide spiagge attrezzate. La pista, ben segnalata, corre alta ed offre dei bellissimi scorci panoramici.


Dopo Royan si attraversa un altro tratto molto caratteristico, con alcuni saliscendi sulle dune e dei tratti ombreggiati molto rilassanti, fino al paese di La Palmyre dove abbiamo deciso di fare la sosta pranzo.
Di fronte al nostro bar c'è una grandissima spiaggia dove ci concediamo un'oretta di relax. C'è bassa marea, l'Oceano è lontanissimo, qua e là ci sono dei piccoli specchi d'acqua dove la gente si avventura a bagnarsi. 
Decidiamo di rimandare la nostra prima  esperienza con l'acqua dell'oceano, abbiamo infatti percorso 34 km e ce ne mancano ancora più di 40 per arrivare all'Isola di Oléron. 
Si riparte attraversando la foresta demaniale de la Coubre e, prima di Marennes, il grande ponte sulla Seudre, che sarà solo un piccolo antipasto di quello che dovremo superare dopo; dall'alto grandi vedute sul bacino del fiume, siamo in mezzo ai famosissimi allevamenti di ostriche di Marennes.
Ci aspetta ora il tratto più difficile, lo scavalcamento del grande ponte che collega l'Ile d'Oleron alla terraferma. 3 km di strada molto trafficata, con una minima pista ciclabile a disposizione, da percorrere su questo ponte che si innalza parecchio sul livello dell'acqua e dove c'è anche un pò di vento, contrario ovviamente. Insomma una bella impresa, forse l'unico punto del viaggio dove in bici non abbiamo pedalato con la leggerezza e la tranquillità che ci ha accompagnato per il resto della vacanza.
Arriviamo a Saint Trojans, un bel paesino dove faremo tappa all'Hotel Nautile. A poca distanza il ristorante l'Albatros: dopo l'impegnativa tappa ci siamo fatti consigliare un buon ristorante dal nostro albergo, ed all'Albatros abbiamo consumato una cena molto squisita; tra l'altro il luogo era molto suggestivo, con i tavoli posti su una terrazza affacciata sull'oceano.

Qui un pò di foto


4° tappa – da Saint Trojans les Bains a Rochefort- 60 km


Si riparte da Saint Trojan accompagnati ancora con una bella giornata di sole, anche se le previsioni


annunciano un pò di pioggia nel pomeriggio. Dovremo riattraversare il ponte dell'Ile d'Oléron, stamani ci preoccupa un pò meno vuoi perchè avremo il vento favorevole, vuoi perchè conoscendolo sappiamo cosa ci aspetta.
Prima però non può mancare la consueta fermata al mercato locale, per un'occhiata ai banchi veramente ricchi di pesce (e qui non possono mancare le ostriche) e di tanti altri prodotti della terra e del mare.
Il percorso di oggi si sviluppa per la prima parte nella zona delle paludi di Marenne, solcate da innumerevoli canali, che formano una zona naturale protetta. Si pedala per molti  km immersi nella natura, e tra le tante specie di uccelli presenti negli stagni e nei canali riusciamo anche a fotografare una cicogna che ha qui uno dei suoi habitat preferiti.
La pista si inserisce poi a fianco di un canale lunghissimo fino ad  arrivare al paesino di Saint Agnan, dove decidiamo di fare pranzo. Troviamo casualmente un solo negozio aperto, una boulangerie presso cui ci facciamo fare due baguette farcite. 
Il tempo sta peggiorando, rischiamo veramente di prendere pioggia e cerchiamo così di fare una sosta brevissima.
Da Saint Agnan la pista prosegue su un percorso ricavato su una vecchia ferrovia dismessa, che ci porterà vicino alla nostra meta finale. Per inciso poco dopo esser partiti inizierà a piovere, ma sarà la prima ed unica volta che avremo bisogno dei nostri impermeabili. 
In prossimità di Rochefort la pista comincia a costeggiare la Charente, il fiume su cui è adagiata la città. 
Rochefort infatti è una città storica, famosa per il suo arsenale militare - la Corderie Royale - dove sono state costruite fino al secolo scorso  importanti navi militari. La struttura è adesso un grande museo, in parte a cielo aperto, in parte visitabile. 
Al suo interno è stato ricostruito il prototipo dell'Hermione, la nave con cui i francesi andarono in America in soccorso della guerra di indipendenza; nave che abbiamo potuto ammirare nel porto.
A cena, che facciamo nella piazza centrale di Rochefort, assaggiamo per la prima volta le ostriche, veramente buone!

Qui un pò di foto


5° tappa – da Rochefort a La Rochelle - 42 km


Tappa un pò più breve, che abbiamo programmato così per avere un pò di tempo per visitare La Rochelle, città storica ricca di monumenti e di un bel centro da visitare.
Il percorso costeggia sempre l'oceano, proponendoci tante immagini bellissime e particolari. 
Si attraversano paesi che vivono di turismo ma non solo, qui l'ostricultura è infatti una delle attività prevalenti. A Chatelaillon Plage, dove ci fermiamo un pò sulla bellissima spiaggia per fare pranzo, incontriamo un ciclista francese (per la verità è lui che ci ferma per fare due parole) che ci racconta di un suo incredibile viaggio in Italia, da Lione alla Sicilia e ritorno, più di 3000 km, altro passo rispetto a noi...
L'arrivo al porto di La Rochelle è un'immagine notevole, migliaia di barche al riparo, pronte ad affrontare l'oceano. Ed il porto vecchio, con le famose torri che lo difendono, è una cartolina immancabile del viaggio.
Arriviamo nel primo pomeriggio, in tempo per fare un bel giro per la città. Il centro storico  è molto bello e vivo, pieno di locali e di vita. Varrebbe veramente la pena di dedicarci più tempo, avendone la possibilità.

Qui un po'  di foto


6° tappa - da La Rochelle a L'Auguillon s/mer- 64 km



Da La Rochelle si arriva a  Marans, cittadina sull'estuario della  Sèvre Niortaise; la pista ciclabile corre sotto il segno dell'acqua e dei canali che collegano la zona del Marais Poitevin all'oceano. 



Si segue il canale originariamente costruito per collegare le due città portuali del XVIII secolo. Marans è una piacevole città fluviale con un bel porticciolo turistico ed un caratteristico centro storico, vale sicuramente la pena farci una visita; noi ne approfittiamo per fermarci presso una creperie e consumare un'ottima galette au sarrasin.

Si riparte, e sempre lungo canali si percorrono le paludi bonificate fino ad arrivare di nuovo sul bordo dell'oceano, a l'Aguillon s/mer, dove ci attende la nostra sistemazione odierna, La Maison Salée, molto carina e ben arredata. L'Auguillon è paese di vacanza , e si vede, ed è vicinissima all'altro borgo presso cui faremo cena, La Faute s/mer.



Anche qui siamo nel regno delle ostriche, cozze e del buon pesce, cena quindi obbligata in tal senso, molto buona.

Il dopocena è dedicato alla visita della spiaggia, non lontana, e fare due foto al tramonto sull'oceano.



7° tappa - da L'Auguillon s/mer a Les Sables d'Olonne - 57 km







Tappa non lunga ma densa di cose da vedere. Il percorso, mai lontano dall'oceano, attraversa una bellissima foresta, la pista corre fluida e spesso ombreggiata. 





E nei pochi tratti di strada asfaltata attraversiamo, in direzione opposta, la strada che percorreranno i corridori della tappa del Tour de France, appena partito.
Per testimoniare l'importanza di questo evento basti capire che alle 9 di mattina la gente è già schierata lungo la strada per vedere passare i ciclisti; così, quando passiamo riceviamo anche noi un pò di incitamenti e saluti: curioso e simpatico!
Il percorso è molto bello e vario, mai noioso. Si alternano tratti di pineta, con l'oceano a due passi, tratti interni sulle paludi bonificate, divenute riserve ornitologiche d'eccellenza, spettacolari tratti sulla costa rocciosa.
In prossimità della nostra meta di arrivo, Les Sables d'Olonne, la pista corre alta sulle scogliere offrendo dei panorami ineguagliabili.
Les Sables d'Olonne è una città molto grande, meta di tantissimi francesi che vengono qua a fare un pò di mare. La nostra sistemazione è molto vicina al centro, in un bell'appartamento molto ben arredato e pulito.
Approfittiamo della situazione per recarci in spiaggia e fare il bagno, l'acqua non è come la nostra .....ma fattibile. Poi cena e un pò di passeggio sul lungomare, pieno di gente ed attrazioni.


8° tappa - da Les Sables d'Olonne a Saint Jean de Monts- 66 km



Tappa in buona parte costiera quella di oggi, anche se non mancano le varianti a  renderla molto attraente. Si parte facendo il giro della parte vecchia di Les Sables d'Olonne, che merita sicuramente una visita, per poi entrare in un tratto che attraversa prima la foresta di Olonne e poi costeggia un tratto di marais (paludi).


Pista molto bella, varia e divertente con il paesaggio che cambia continuamente. 
In compenso la giornata è molto calda, ma fortunatamente ci sono anche dei tratti ombreggiati che ci aiutano a "patire" meno il caldo.

A St Gilles Croix de Vie ci fermiamo per la sosta pranzo ad un ristorante sul mare, di fronte ad una bella spiaggia che ci fa l'occhiolino invitandoci ad una sosta.
L'arrivo previsto è a Saint Jean de Monts, una località marittima molto popolare, piena di strutture ricettive e con una spiaggia immensa, lunga circa 8 km.
La cittadina  brulica di gente, sembra di essere in una delle nostre località di mare più popolari, tipo Rimini.


 Qui un pò di foto





9° tappa - da Saint Jean de Monts a  Bouin - 52 km







Tappa gastronomica, ci si avvicina alla parte finale del viaggio. Siamo al confine tra la  Loire-Atlantique e la Vandea. La pista ciclabile prosegue il suo tour della baia di Bourgneuf.


Siamo nel paese dell'ostrica, come dimostrano i numerosi piccoli porti per l'allevamento di ostriche e quelli chiari usati per la raffinazione. 
Arriviamo al Port-du-Bec, chiamato "Porto cinese": i suoi moli e pontoni con i pali di legno richiamano infatti un paesaggio asiatico! Non possiamo qui trattenerci dal consumare un bel piatto di ostriche, circondati come siamo di aziende che allevano questo pregiato mollusco.

Ci spiace solo di non poter percorrere il Passage du Gois per l'isola di Noirmoutier! Si tratta di una strada che si attraversa con la bassa marea ma noi arriviamo proprio con l'alta marea e non possiamo aspettare un giorno qua.. . Decidiamo così di procedere e fermarsi ad un piccolo paese, Bouin, che nel suo piccolo vanta un bel pò di storia. 
Mangiamo tra l'altro molto bene presso un tipico ristorante francese e per dormire troviamo sistemazione in un antico casolare ristrutturato. Insomma una meta che nella sua semplicità ci è rimasta favorevolmente impressa.



Qui un pò di foto





10° tappa - da  Bouin a Corsept- 72 km





Penultima tappa, si percorrono gli ultimi tratti della costa oceanica prima di addentrarsi sull'estuario della Loira. 

Qui riprenderemo la Loire a Velo, un'altra ciclabile ben fatta che abbiamo percorso due anni fa, fermandoci ad Angers.
La partenza, in una bellissima giornata, ci fa attraversare dei territori che ormai ben conosciamo. Paludi, saline, canali a non finire, popolati da tantissimi uccelli di ogni tipo. 

Nella zona di Pornic, paese dominato da un imponente castello, la pista corre vicino all'atlantico, ma sempre alta. 
Facciamo un breve giro del paese e poi proseguiamo, visto che anche oggi la tappa sarà lunghetta. Qui la pista alterna dei tratti su ciclabile protetta ad altri su strade a basso traffico. Solo in alcuni brevi segmenti andiamo ad incrociare un pò di traffico, ma considerato tutto ci può stare... 
Breve sosta pranzo (crepe) a Saint Michel Chef Chef, un pò di sole sulla spiaggia e poi proseguiamo sulla strada che porta a Saint Brevins les Pins, termine ufficiale della Ciclabile Loire a Velo.
Arriviamo proprio di fronte all'enorme ponte che scavalcando l'estuario della Loira collega Saint Brevins a Saint Nazaire.
Noi ovviamente proseguiamo sul lato destro della Loira, in direzione di Nantes, e ci fermiamo a dormire al "Manoir des Esperances", un vecchio maniero riadattato ad hotel.
Curiosa sistemazione, la signora che lo gestisce è una tuttofare nel vero e proprio senso della parola, si occupa di tutto: accoglienza, cena, colazione, amministrazione. Il maniero è proprio d'epoca, tante stanzine piene di oggetti ormai demodé, sembra di fare un tuffo in un recente passato.

Qui un pò di foto


11° tappa - da  Corsept a Nantes- 56 km



Ultimo giorno da pedalare. Come sempre accade in queste occasioni la voglia e l'entusiasmo di raggiungere la meta finale si scontrano con quel velo di tristezza che anticipa la fine del viaggio. 

Domani non avremo più da inforcare le nostre bici, scegliere le soste da fare, scoprire i paesaggi ed i piccoli paesi sparsi lungo la Velodyssée...
Superata la città di Paimboeuf l'itinerario corre a fianco del lungo canale della Martiniere, realizzato nel 1800 per risolvere i problemi causati dal progressivo insabbiamento dell'estuario della Loira, che creava parecchi problemi alla navigazione.
La pista corre dritta e senza particolari problemi arriviamo alla periferia di Nantes. A dispetto della facilità della prima parte, il tratto di avvicinamento a Nantes risulta molto ostico ancorché particolare. La strada comincia infatti a zigzagare su e giù per i vicoli dei piccoli paesi adagiati sulle colline a ridosso della Loira; brevi sentieri, strade strette, con salite e discese anche ripide, con le nostre bici stracariche non è proprio il massimo....
Arriviamo a Nantes sulla riva sinistra della Loira; il lungofiume è pieno di piccoli ristoranti che ci tendono la mano, e non facciamo certo complimenti!
Nantes, città riciclatasi da un passato industriale, offre molte cose da vedere, è ben organizzata, piena di vita e ci lascia un ottimo ricordo.

Qui un po' di foto




A Nantes si chiude il nostro viaggio, i 3 giorni che ci rimangono li utilizzeremo per rientrare via treno a Bordeaux (un ottimo servizio quello fornito dalle ferrovie francesi) e visitare la città del vino, ricca di storia e bei monumenti.

Qui un po' di foto


Alla prossima avventura!


Commenti

  1. grazie per le informazioni! ad agosto dovrei fare più o meno lo stesso percorso e vorrei sapere se avete utilizzato una cartina, quale? e dove posso trovarla? o se avete usato qualche app per individuare il percorso della ciclabile

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  2. Niente carta☺.esiste un sito web sulla Velodyssee che contiene tutte le informazioni necessarie, incluse le tracce del percorso, che avevo scaricato sul mio Garmin (ma le puoi mettere anche su uno smartphone). Buona vacanza!

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