LA CICLABILE DEL DANUBIO - DA PASSAU A VIENNA
Ecco il diario della nostra vacanza sul Danubio, un'esperienza nuova che ci è piaciuta molto! La pista ciclabile che da Passau arriva a Vienna è la soluzione migliore per chi vuole provare una vacanza in bicicletta; il percorso è di circa 330 km, sembrano tanti ma sono interamente pianeggianti e su pista ciclabile, inoltre si può suddividere in 5/6/7 tappe a seconda di quanto si vuol pedalare e di cosa si vuol vedere.
Il viaggio è stato pianificato
solo in parte, nel senso che abbiamo prenotato la notte di arrivo e quella di ripartenza
- a Passau in Germania - e quella di Vienna. Nel mezzo, da martedì a sabato, ci
siamo affidati alle locande e pensioni che si trovano disseminate ovunque lungo il
percorso.
In settembre e giugno
non è necessario prenotare, mentre nei mesi di luglio e agosto, anche se l’offerta
di strutture è molto ampia, per essere tranquilli potrebbe essere utile
pianificare i pernottamenti. Inoltre molte agenzie, volendo, offrono anche un
servizio di trasporto bagagli da un hotel all’altro; noi abbiamo preferito una
vacanza più “avventurosa”, avevamo le borse sulle nostre bici e devo dire a
posteriori che la scelta è stata più che azzeccata!
Per avere qualche notizia sul viaggio
ci siamo affidati alla guida “Ciclovia del Danubio” di Alberto Fiorin, molto
ben fatta, pubblicata da Ediciclo.
31 agosto 2015 - Il viaggio da Monteroni a Passau
31 agosto 2015 - Il viaggio da Monteroni a Passau
Il viaggio in auto è di circa
850 km tra Italia, Austria e Germania, e nonostante il poco traffico pur essendo partiti alle 9,30 arriviamo
quasi alle 20; le soste fatte e l’ultimo
tratto in Germania, tutto su strade statali peraltro molto ben tenute, ci
rallenta un po’ la tabella di marcia. L’Hotel Spitzberg - 4 stelle - si rivela una location perfetta, peccato solo
che la signora della reception parli un inglese troppo veloce per il mio, non
ancora troppo rodato… Faccio un po’ di fatica a comprendere le mille cose che
mi dice, tanto che ad un certo punto decido di assecondarla per chiudere il
discorso!
La camera è molto spaziosa e
bella, lasciamo le valige ed usciamo in cerca di un posticino per mangiare. Qui
mangiano tutti prestissimo, alle 21 è veramente difficile trovare qualcosa di
aperto … alla fine ci troviamo di fronte ad una piccola paninoteca con un bel
po’ di gente fuori a mangiare, decidiamo
subito che faremo lì la nostra cena. Approfittiamo poi della calda serata per
un piacevole giro notturno di Passau. La città dei tre fiumi, posta alla
confluenza dell’Inn, del Danubio e del piccolo Ilz, ha profonde origini
storiche e già al tempo dei romani rivestiva un importante ruolo di città
dell’impero. Percorriamo il bel centro medioevale, con i vicoli lastricati che
si affacciano sull’Inn o sul Danubio, e giungiamo nella grande piazza centrale
dominata dalla cattedrale barocca di S. Stefano, di grande impatto anche se un po’ lontana dai
nostri gusti personali.
Alle 23 rientriamo, l’indomani ci dovremo svegliare presto per dare inizio alla nostra avventura!
Alle 23 rientriamo, l’indomani ci dovremo svegliare presto per dare inizio alla nostra avventura!
1 Settembre 2015 - 1° tappa: da
Passau al Camping Kaiserhof - Km 66
Sveglia di buon mattino, alle
7,30 ci fiondiamo nella Frühstücksraum (la sala colazioni). Siamo in un paese
anglosassone e la colazione è considerata uno dei pasti principali; ancorché
poco abituati ci adattiamo velocemente a questa consuetudine, per il tipo di
vacanza che faremo un’abbondante ed
ottima prima colazione è fondamentale per assumere le energie richieste dal
viaggio.
La mattina è dedicata interamente
al disbrigo delle necessità logistiche del nostro viaggio. Dobbiamo lasciare la
macchina nel garage dell’albergo, che dista qualche km ma è collegato da un
efficiente servizio di navetta, e ritirare le biciclette prenotate via internet
al negozio BikeAmbulanz
che si trova proprio di fianco alla stazione. Le bici sono le classiche bici da
cicloturismo, non leggere ma scorrevoli e robuste; cambio a 6 marce che alla
fine si riveleranno utili - anche se il
percorso è praticamente tutto pianeggiante -
se non altro per affrontare meglio le pochissime salite e per variare
ogni tanto il ritmo e movimentare l’andatura. Torniamo all’albergo, procediamo
al montaggio delle borse laterali e del borsetto anteriore, ed alle 11,30
esatte siamo pronti per partire.
Dedichiamo i primi minuti a
Passau, che abbiamo visto solo di notte. La luce del giorno ci fa ammirare la
posizione strategica della città, con i fiumi che la abbracciano da tutti i
lati. La giornata è bellissima, sole e caldo come l’abbiamo lasciato in Italia.
Subito dopo il ponte sull’Inn, che superiamo per recarci sulla sponda
destra, troviamo ad attenderci colui che
sarà il nostro fedele compagno di viaggio, il Danubio, in tedesco “Donau”.
Il fiume è già grandissimo, e la
prima parte della ciclabile, sempre perfettamente segnalata dai cartelli
Donauradweg a sfondo verde, attraversa una zona ombreggiata che apprezziamo
molto viste le temperature tremendamente estive, si superano abbondantemente i
30 gradi! Un’altra cosa molto piacevole, che notiamo sin da subito, è
rappresentata dal fatto che la pista ciclabile corre sempre separata dalla
strada statale, al limite in qualche punto la affianca rimanendo comunque
sempre a traffico riservato per le bici.
Dopo circa 25 km arriviamo alla
prima delle innumerevoli dighe costruite sul Danubio, quella di Jochenstein.
Una piccola sosta, con rifornimento di acqua e qualche foto, e si riparte in
direzione di Engelhartszell, dove è previsto il trasferimento sulla sponda
sinistra. Il paesino è molto carino, dominato
dall’abbazia omonima di frati trappisti; facciamo un breve giretto e decidiamo - vista l’abbondante colazione mattutina ed il
gran caldo - di far pranzo con un panino ed una bibita fresca che acquistiamo
al negozietto SPAR situato nella piazzetta centrale. Ci rechiamo poi al piccolo
pontile dal quale, con pochi euro (sarà sempre così) veniamo
traghettati sulla sponda opposta, indicata dalla nostra guida come la migliore.
A sinistra il sole picchia forte
e diventa prioritario rifornirci di acqua. A Niederranna in un simpatico barrino
ci fermiamo per bere una bibita fresca e riposarci un pochino, prima di proseguire in
direzione di Schlogen, pubblicizzato come uno dei punti più caratteristici del
tracciato. La pista corre adesso in un tratto molto naturale, a sinistra
abbiamo fitti alberi abbarbicati su speroni di roccia, a destra il Danubio, e la
presenza di alcuni tratti ombreggiati rende più gradevole la pedalata. Si
arriva alla famosa ansa di Schlogen, dove dobbiamo traghettare sulla sponda
destra. Anche qui il traghetto arriva quasi subito, i tempi di attesa sono
veramente minimi e la sosta è perfetta per prendersi una pausa.
Sulla sponda opposta troviamo un
grande albergo ed un punto di supporto per i ciclisti (cartine, distributore di
bibite, servizi igienici). Facciamo un breve briefing tra noi, per decidere
dove fare tappa; sono le 16,30 abbiamo un’ora e ½ circa per percorrere i famosi
meandri di Schlogen, circa 20 km che il Danubio ha scavato tra le colline
rocciose disegnando un percorso tortuoso e molto spettacolare. La luce meno
intensa della sera ci fa apprezzare ancora di più i colori di questa paesaggio,
con la pista che percorre un tratto pochissimo antropizzato…. pedaliamo immersi
nella natura ed anche se la stanchezza comincia a farsi sentire è tutto molto bello.
Alle 18 arriviamo al camping Kaiserhof, che si trova proprio
di fronte al paesino di Untermhul, situato sulla sponda opposta. Il
campeggio dispone di una bella Gasthof con camere molto spaziose e pulite. La
signora che ci accoglie non parla una briciola di inglese, solo tedesco …
riusciamo in qualche modo a farci capire grazie alla presenza del figlio e
prenotare la nostra camera a 50 euri, compresa la frustuck. Il problema verrà
dopo a cena, è rimasta solo la signora e non hanno menu in inglese…. Optiamo
“al buio” per il menu del giorno (tagesmenu), che si rivelerà una buona scelta:
zuppa in brodo con friccioletti di pane, frittatina di speck e formaggio e
insalatina. Dopo cena tentiamo un giretto per il camping, ma alle 9 son già
tutti a letto!! Anche noi siamo però abbastanza stanchi e quindi andiamo volentieri a gettarci nelle
braccia di Morfeo.
FOTO: Album fotografico 1° giorno
FOTO: Album fotografico 1° giorno
Traccia gps: https://connect.garmin.com/course/10768657
2 Settembre 2015 - 2° tappa: dal camping Kaiserhof a Mauthausen - Km 66
Sveglia di buon mattino,
colazione, ed alle 9,30 siamo pronti per partire. Il tempo è cambiato, non più
il caldo asfissiante del giorno prima ma un po’ di nuvole e più fresco, niente
pioggia però!
Si pedala ancora in un ambiente
molto naturale, fino alla diga ed al paesino di Aschach; qui la pista si
interrompe per un cantiere e veniamo deviati su una stradina di campagna che ci
porta in un ambiente diverso: si attraversano campi coltivati a mais,
patate e cavoli, si passa accanto a fattorie e piccoli centri di campagna, un piacevole diversivo
rispetto alla ciclabile che viaggia sull’argine del grande fiume.
Al km 12 rientriamo sul Danubio e pedaliamo attraverso una bella riserva naturale, con lunghissimi rettilinei immersi nel verde, tra il fiume Aschach a destra ed il Danubio a sinistra; si procede fino al km 26, dove si trova il pontile da cui parte il traghetto per andare sull’altra sponda, dove si trova la cittadina di Ottensheim. Si tratta di un traghetto molto particolare: il traghetto è agganciato ad una carrucola che scorre su un cavo di acciaio teso tra le due rive e si muove sfruttando la solo forza della corrente, il motore serve solo per fare le manovre al timone. E’ una specie di traghetto “ecologico” e un po’ tutti quelli presenti sul ponte ci mettiamo a fare foto a questo curioso meccanismo.
Al km 12 rientriamo sul Danubio e pedaliamo attraverso una bella riserva naturale, con lunghissimi rettilinei immersi nel verde, tra il fiume Aschach a destra ed il Danubio a sinistra; si procede fino al km 26, dove si trova il pontile da cui parte il traghetto per andare sull’altra sponda, dove si trova la cittadina di Ottensheim. Si tratta di un traghetto molto particolare: il traghetto è agganciato ad una carrucola che scorre su un cavo di acciaio teso tra le due rive e si muove sfruttando la solo forza della corrente, il motore serve solo per fare le manovre al timone. E’ una specie di traghetto “ecologico” e un po’ tutti quelli presenti sul ponte ci mettiamo a fare foto a questo curioso meccanismo.
Da Ottensheim la ciclabile perde
un po’ del suo fascino, si viaggia sempre su pista ciclabile separata ma accanto
ad una strada statale abbastanza trafficata, c’eravamo proprio dimenticati del
rumore delle macchine! Sono circa 10 i km che ci separano da Linz, la seconda
città austriaca per grandezza, ma li raggiungiamo comunque velocemente. Siamo un
po’ preoccupati dell’arrivo in città, ma
per entrare nella centralissima Hautplatz è sufficiente traversare il ponte che
conduce direttamente all’ingresso della storica piazza. Niente di meglio per
fare una sosta pranzo, e dopo una breve ricognizione scegliamo un ristorante
greco ordinando un “warm plate”, un
piatto caldo composto da un misto di verdure fritte veramente appetitoso!!
Si riparte da Linz costeggiando
un grandissimo parco verde, con aree giochi, giardini, laghetti e piste per il
fitness. Proseguiamo sempre sulla sponda sinistra,
anche perché sull’altra riva scorrono in lontananza ciminiere e capannoni senza
fine, altro non sono che la zona industriale di Linz.
Il tempo è sempre un po’ coperto
e soffia un fastidioso venticello contrario al nostro senso di marcia.
Cerchiamo di aumentare un po’ il ritmo, per arrivare al prossimo obiettivo in
tempo utile; poiché faremo tappa a Mauthausen, una visita obbligata è quella al
campo di concentramento che si trova su una collina vicina al paese tristemente
noto. Pedaliamo con buona lena per quasi 20 km, ad Abwinden la pista si
allontana un pò dal grande fiume e si dirige verso alcuni paesini. Tra questi
non possiamo non fermarci a scattare una foto a
St Georgen an der Gusen, dove fa bella mostra di sé il cartello che
ricorda il gemellaggio con la città di Empoli!
Al km 61, alla periferia di
Mauthausen, troviamo il bivio per il campo. La nostra guida ci aveva avvisato
che la salita non è agevole, pur non essendo particolarmente lunga; in effetti
dopo circa 1 km ci troviamo davanti ad un muro che nei tratti più ripidi arriva
al 14-15%: dopo km e km di pianura è un bel colpo! In cima comincia a
profilarsi la cupa sagoma del lager, immagine accentuata dal meteo che minaccia
pioggia da un momento all’altro; arriviamo al parcheggio pressoché deserto, scopriamo
infatti di essere arrivati tardi visto che l’ultimo ingresso è alle 16,45 e sono ormai le 17. Facciamo
comunque un breve giro nell’atrio dove sono esposte le foto (molto dure e
scioccanti) ed i documenti che testimoniano questa bruttissima pagina della
storia umana. Ci resta il tempo per entrare nel cortile principale, fare due
foto e ritornare alle nostre bici con un profondo magone dentro di noi. Inizia tra
l’altro anche a piovere, per cui scendiamo velocemente al paese e ci fermiamo
alla Gasthof Zur Traube. Doccia
rapida e di corsa a cena, a base di cotoletta fritta ed insalata.
Traccia gps: https://connect.garmin.com/course/10768663
3 Settembre 2015 - 3° tappa: da
Mauthausen a Krummnusbahum - Km 68
Al mattino anticipiamo
l’abbondante colazione alle 7,30 , visto che la sera si va a letto prestissimo
e che le previsioni sembrano metter
pioggia nel tardo pomeriggio, quindi è bene avvantaggiarsi!
I primi km sono vari: un po’ di
strada trafficata (poca), poi si entra in piena campagna lasciando alla nostra
destra il Danubio, quindi si risale sull’argine in località Au an der Donau e
si percorrono infiniti rettilinei in
mezzo alla natura. Al km 18 l’ennesima diga, quella di Mitterkirchen, ci
costringe ad abbandonare il fiume per una decina di km. Si percorrono però
belle stradine di una campagna molto ordinata e ben coltivata, con tanti
piccoli borghi dove immaginiamo gran parte degli abitanti sono dediti
all’agricoltura.
Ritroviamo il Danubio a Dornach, intorno al 30° km; qui la pista corre tra il fiume e la strada statale su un tratto più movimentato, con qualche curva e alcune piccole salite e discese. Si arriva alla grande ansa sulla quale si affaccia Grein, un paesino molto pittoresco che decidiamo subito di eleggere a sosta pranzo della giornata; nella piazzetta centrale, contornata dal teatro e da alcuni colorati edifici, troviamo un ristorante italiano/greco che fa al caso nostro, per un ottimo pranzo a base di maccheroni e mussaka.
Ritroviamo il Danubio a Dornach, intorno al 30° km; qui la pista corre tra il fiume e la strada statale su un tratto più movimentato, con qualche curva e alcune piccole salite e discese. Si arriva alla grande ansa sulla quale si affaccia Grein, un paesino molto pittoresco che decidiamo subito di eleggere a sosta pranzo della giornata; nella piazzetta centrale, contornata dal teatro e da alcuni colorati edifici, troviamo un ristorante italiano/greco che fa al caso nostro, per un ottimo pranzo a base di maccheroni e mussaka.
Si riparte spostandosi sull’altra
sponda, grazie ad un traghettino che ancorché piccolo riesce a caricare oltre 10 biciclette ed altrettanti passeggeri. Il tratto da Grein a Willersbach è molto bello, ricorda un po’ le anse di
Schlogen; qui il Danubio corre più veloce, fa diverse curve e la pista è sempre
ombreggiata correndo spesso in mezzo a gallerie naturali di alberi. Sono 15 km
di relax, sulla sponda opposta si alternano diversi paesini tra cui il più
caratteristico sembra essere St Nikola an der Donau.
A Willersbach la pista confluisce in una strada aperta al traffico, ma molto, molto limitato; la strada ha un particolare fondo a lastroni di cemento e ci porta fino all’abitato di Ybbs, una vivace cittadina con un bel centro storico e, tra le curiosità da vedere, un museo della bicicletta.
A Willersbach la pista confluisce in una strada aperta al traffico, ma molto, molto limitato; la strada ha un particolare fondo a lastroni di cemento e ci porta fino all’abitato di Ybbs, una vivace cittadina con un bel centro storico e, tra le curiosità da vedere, un museo della bicicletta.
Abbiamo però poco tempo, per cui
ci fermiamo a prendere un veloce caffè (che qui non son mai buoni ma questo era
anche peggio degli altri…) nella piazzetta centrale e ripartiamo subito. Il
tempo si oscura, rischiamo veramente di prendere l’acqua…. La pista ed il Donau
ritornano però a farci compagnia con un tratto molto vario e piacevole. Si alternano
passaggi tra orti e giardini ben curati, argini sopraelevati sul Danubio,
strade di campagna, insomma tanta varietà di paesaggi che ci fanno dimenticare
le preoccupazioni meteo. Raggiungiamo così il nostro punto tappa, la Gasthof Schiffmaister.
La Gasthof è proprio sulla
strada, messa lì per venire incontro alle esigenze dei ciclisti. La sala comune
non è il massimo della cura e della ricercatezza, è tutto molto pratico ed
essenziale, ma non manca niente. Anche qui qualche problemino di lingua, visto
che la signora parla solo tedesco. Ci viene in soccorso un suo collaboratore
con il quale, dopo aver faticosamente concordato le cose essenziali in un
inglese molto improvvisato, scopriamo che
conosce molto meglio l’italiano! La cena, consumata nel locale comune della
gasthof, è a base di pollo fritto.
4 Settembre 2015 - 4 tappa: da Krummnusbaum a Hollenburg - Km 81
Siamo alla 4° giornata, tutto
procede per il meglio. Oggi il meteo preannuncia una bella giornata di sole, ed
è perfetta per quella che dovrebbe essere una delle tappe più belle
del viaggio, l’attraversamento della Wachau,
una territorio inserito tra i siti dell’Unesco. E’ una regione caratterizzata dalla presenza di tanti
piccoli borghi, inseriti armoniosamente in una campagna ben coltivata a vigneti
e frutteti.
Prima della Wachau ci aspetta però un’altra importante tappa: Melk.
Prima della Wachau ci aspetta però un’altra importante tappa: Melk.
Il primo paese che incontriamo è
Poclarn, dove troviamo un lunghissimo murales che racconta la storia del popolo
austriaco; la pedalata è piacevole, temperatura ideale, sole ed un leggero
venticello che ci spinge sono i giusti ingredienti. In poco meno di un’oretta
siamo a Melk, dominata dall’imponente abbazia benedettina, la più grande
dell’Austria. Il borgo pullula di turisti,
troviamo una vivacità inaspettata di gente; l’abbazia, che si erge
imponente a guardia del paesino, è in stile barocco, ci viene naturale
confrontarla con la nostra abbazia di Monte Oliveto e notare le profonde
diversità architettoniche che caratterizzano i due edifici. E’ tutto però molto
organizzato, ci sono addirittura parcheggi coperti per le biciclette, ed
infatti il richiamo turistico è massiccio. Facciamo un breve tour all’interno e
ci fermiamo a prendere una fetta di strudel ed uno squisito cappuccino - forse
il primo veramente buono da quando siamo partiti - in una bella Konditorei del centro.
Da Melk inizia la regione Wachau.
Si attraversa il grande ponte, per salire sul quale c’è una salita niente male
al 15%, e ci spostiamo sulla riva sinistra. La pista abbandona seppur di poco
il Donau e si insinua tra frutteti (albicocchi, susini e meli) e vigneti,
inoltre è piacevolmente sinuosa, con un andamento fatto di curve e controcurve,
piccole salitine e altrettante discese; il tutto viene impreziosito
dall’attraversamento di numerosi piccoli borghi, ciascuno con le sue casette tutte sistemate, la
chiesetta con annesso campanile, le cantine, qualche castello sparso qua e là.
Tra i vari paesini merita una citazione Willendorf, luogo di ritrovamento di
un’antica statuetta di età preistorica riconosciuta come simbolo di fertilità
nel mondo.
Quello invece più caratteristico,
ed infatti è affollato da una miriade di turisti, è Durnstein, posizionato su
uno sperone di roccia che domina una grande
ansa del Danubio. Si prosegue fino alla cittadina di Stein, di cui
attraversiamo il bel centro storico medievale, per arrivare poi a Krems. Doveva
essere la sede di tappa prevista, ma a causa di una festa popolare (tipo
Oktober fest per intendersi) c’è tantissima gente e le locande che sentiamo
sono tutte occupate; gran traffico tra l’altro, dopo tanti km pedalati sulla
pista ciclabile facciamo fatica ad abituarci!
Ci consigliano di proseguire per il paese successivo, Hollenburg, che dista circa 10 km. Senza indugi partiamo, riattraversiamo il Danubio su un ponte anche questo grandissimo e spingiamo a fondo sulle nostre bici, un po’ preoccupati per l’ora un po’ tarda… ad Hollenburg ci dirigiamo sulla prima struttura che troviamo, e come spesso vuole il caso le scelte meno meditate sono le migliori! La Pension Fidelsberger si rivela infatti una delle più belle del viaggio, con un’ottima camera e soprattutto una super colazione, tutto è preparato artigianalmente dalla padrona di casa, frittatine, marmellate, biscottini, dolci, una vera delizia!
Ci consigliano di proseguire per il paese successivo, Hollenburg, che dista circa 10 km. Senza indugi partiamo, riattraversiamo il Danubio su un ponte anche questo grandissimo e spingiamo a fondo sulle nostre bici, un po’ preoccupati per l’ora un po’ tarda… ad Hollenburg ci dirigiamo sulla prima struttura che troviamo, e come spesso vuole il caso le scelte meno meditate sono le migliori! La Pension Fidelsberger si rivela infatti una delle più belle del viaggio, con un’ottima camera e soprattutto una super colazione, tutto è preparato artigianalmente dalla padrona di casa, frittatine, marmellate, biscottini, dolci, una vera delizia!
La cena la faremo in quello che
probabilmente è l’unico ristorante del paesino, dal nome che suona poco tedesco
“ Lumpazi”, presso cui abbiamo ben mangiato. Una degna conclusione di una delle
tappe più belle del viaggio.
5 Settembre 2015 - 5° tappa: da
Hollenburg a Hoflein an der Donau - Km 65
Ci svegliamo ed apriamo subito la
finestra. Le previsioni meteo danno tempo pessimo tutto il giorno, e siamo
abbastanza preoccupati… il cielo è però coperto,
fresco, ma non piove! Lasciamo un po’ a malincuore la nostra pensioncina,
inforchiamo le bici e partiamo con l’obiettivo di fare quanta più strada
possibile, fintantoché non arriverà la pioggia. Raggiungiamo l’ennesima diga
in prossimità della quale la pista devia un po’ e ci indirizza su una zona abbastanza
urbanizzata, tra case, qualche capannone industriale e un po’ di strade
trafficate. Il tratto è tuttavia breve, si rientra dopo poco in piena campagna
e si attraversa un tratto in mezzo al bosco; all’uscita una invitante area di
ristoro ci suggerisce di fare una breve sosta colazione. Il clima è fresco e una
bevanda calda è ciò che ci vuole.
Ripartiamo per arrivare alla cittadina di Tulnn. Il Danubio ci passa proprio accanto, e ne
approfittiamo per fare un breve giro nel centro storico; c’è una bella piazza
centrale, molto ben tenuta con tanti negozi e locali per mangiare, si vede
che è una città “viva”, peccato solo per il tempo grigio che indubbiamente non
ne rende appieno la bellezza. Anche la pista ciclabile qui è molto curata,
abbellita da aiuole fiorite, piccole statue e installazioni dedicate allo
svago, a testimonianza della vivacità del posto. Decidiamo tuttavia di
proseguire, il timore che possa iniziare a piovere è ancora forte.
Verso le 14, dopo aver percorso
circa 40 km, cominciamo a cercare un luogo per la sosta pranzo. Come avete
capito non è difficile ed infatti dopo pochi km troviamo un locale molto
attraente, ha dei bei tavoli ombreggiati fuori ma oggi si sta molto meglio
dentro! Un bel tagliere con pane, formaggio e speck, annaffiato da una bella
birra, è quello che ci vuole. La prendiamo un po’ con calma, anche perché ormai
siamo vicini a Vienna e la pioggia non è ancora arrivata.
Ripartiamo in direzione di
Hoflein an der Donau, dove abbiamo programmato la sede di tappa.
Arrivati al paesino, cominciamo a cercare una gasthof; la fortuna ci ha assistito finora ma abbiamo chiesto forse troppo alla buona sorte… la pioggia comincia a cadere prima leggera, poi più consistente. La ricerca si fa complicata, la prima gasthof è chiusa, la seconda occupata, veniamo indirizzati su un’altra pensione che troveremo chiusa….. alla fine decidiamo di tornare indietro, avevo visto un cartello prima del paese e con l’aiuto del telefonino (la tecnologia quando ci vuole ci vuole) arriviamo a destinazione. Fortunatamente la locanda ha una camera libera, arriviamo bagnatissimi ma una bella doccia calda ci rimette subito in sesto. Mangiamo nella gasthof e tentiamo un giretto nel paese, ma come ci è già successo in altri paesini dopo le 21 non c’è nessuno in giro … torniamo quindi alla base e andiamo a letto.
Sarà l’ultima notte che dormiremo lungo il Danubio, ci troviamo ormai a 20 Km da Vienna e domani arriveremo alla meta.
Arrivati al paesino, cominciamo a cercare una gasthof; la fortuna ci ha assistito finora ma abbiamo chiesto forse troppo alla buona sorte… la pioggia comincia a cadere prima leggera, poi più consistente. La ricerca si fa complicata, la prima gasthof è chiusa, la seconda occupata, veniamo indirizzati su un’altra pensione che troveremo chiusa….. alla fine decidiamo di tornare indietro, avevo visto un cartello prima del paese e con l’aiuto del telefonino (la tecnologia quando ci vuole ci vuole) arriviamo a destinazione. Fortunatamente la locanda ha una camera libera, arriviamo bagnatissimi ma una bella doccia calda ci rimette subito in sesto. Mangiamo nella gasthof e tentiamo un giretto nel paese, ma come ci è già successo in altri paesini dopo le 21 non c’è nessuno in giro … torniamo quindi alla base e andiamo a letto.
Sarà l’ultima notte che dormiremo lungo il Danubio, ci troviamo ormai a 20 Km da Vienna e domani arriveremo alla meta.
6 Settembre 2015 - 6° tappa: da
Hoflein an der Donau a Vienna - Km 23
Siamo arrivati all’ultima puntata
del nostro bellissimo viaggio, visto che il giorno dopo le bici le toccheremo
ben poco. Un leggero senso di malinconia ci pervade al mattino, mentre ci
prepariamo per il montaggio dei borsoni sulle bici; appena partiti i pensieri
sono combattuti, da una parte c’è la
felicità per l’avvicinarsi della meta finale, dall’altra si affaccia una vena
di malinconia che ci dice che il viaggio è giunto quasi alla fine….. viene
spontaneo ripercorrere con la mente i momenti più belli ed emozionanti dei
giorni trascorsi, paradossalmente la meta tanto ambita, la città di Vienna, vorremmo
che non arrivasse più!
Lasciamo quasi subito il Danubio
in quanto la pista corre a fianco di un canale, il Donaukanal, che ci
accompagnerà quasi fino in centro città.
Pedaliamo con calma, sapendo che la distanza da colmare oggi è breve ed anche se dovremo entrare dentro Vienna - e la pista ciclabile non sarà così semplice come quella fatta finora - siamo fiduciosi di arrivare in mattinata.
Pedaliamo con calma, sapendo che la distanza da colmare oggi è breve ed anche se dovremo entrare dentro Vienna - e la pista ciclabile non sarà così semplice come quella fatta finora - siamo fiduciosi di arrivare in mattinata.
Il cartello di Vienna si presenta
all’improvviso, in uno spiazzo un po’ anonimo, addossato ad una rete di
recinzione…. Non è proprio il massimo della bellezza, ma una foto di rito va
fatta! La pista, pur rimanendo sempre separata dal traffico
automobilistico, abbandona l’ambiente naturale e silenzioso del Danubio e si
dirige verso il centro, tra strade, piazze e alti palazzi. Il traffico è però
limitato e molto ordinato, rispetto alle nostre città sembra di essere in un
altro mondo. Ci dirigiamo verso la stazione ovest, la Westbanhof, utilizzando
anche in questo caso i nostri smartphone, ed alle 11 siamo al nostro albergo,
il MotelOne.
Sbrighiamo velocemente le
formalità e ci rechiamo a piedi verso il centro. Dall’albergo inizia la Maria Hilfer
Strasse, una grandissima strada pedonale con negozi e locali di ogni tipo, che
termina all’intersezione con il Ring, l’anello che racchiude il centro storico
di Vienna. Al nostro fianco il Museum Quarter, di fronte la piazza dedicata a
Maria Teresa con a fianco i Musei di Storia Naturale e delle scienze.
Vienna ci sorprende
piacevolmente, è una città molto ben tenuta ed elegante, con un centro storico
affollatissimo di gente e tanti bei giardini. Camminiamo molto, ma con piacere; passiamo per la piazza centrale davanti al maestoso Duomo di Santo Stefano,
prendiamo un caffè e l’immancabile fetta di sacher (non troppo buona per dire
la verità), e concludiamo la serata nella piazza dove si sta svolgendo un bella
festa degli agricoltori: curiosiamo tra gli stand, dove è possibile assaggiare
le specialità regionali, e ne approfittiamo per consumare qui la nostra cena.
7 Settembre 2015 - Da
Vienna a Passau
La mattina seguente andiamo a
visitare il castello di Schonbrunn,
la residenza dell’imperatore Francesco Giuseppe e della famiglia reale fino al
1920. Un castello immenso, scegliamo la visita più breve che ci consente
tuttavia di visitare 22 delle 1500 stanze di cui la residenza è composta.
Nel pomeriggio si rientra in
hotel ed alle 16 saliamo sul treno che ci riporterà a Passau.
Anche in questa occasione non possiamo non notare l’efficienza di questo paese in materia di servizi per i ciclisti.
Sull’intercity la bici viene caricata su un apposita carrozza per le bici, mentre sul regionale ci sono degli spazi (con il simbolo della bici stampato a caratteri cubitali sui vetri), riservati alle biciclette. Alle 7 siamo nuovamente a Passau, da cui la mattina seguente ripartiremo per rientrare in Italia.
FOTO: Album fotografico 7° giorno
Anche in questa occasione non possiamo non notare l’efficienza di questo paese in materia di servizi per i ciclisti.
Sull’intercity la bici viene caricata su un apposita carrozza per le bici, mentre sul regionale ci sono degli spazi (con il simbolo della bici stampato a caratteri cubitali sui vetri), riservati alle biciclette. Alle 7 siamo nuovamente a Passau, da cui la mattina seguente ripartiremo per rientrare in Italia.
FOTO: Album fotografico 7° giorno
E’ finita!!
Consiglio per tutti: vacanza da
fare, adatta a chiunque apprezzi una vacanza all’aria aperta, agli amanti della
natura, a chi desidera trascorrere un po’ di giorni in libertà, trascorsi in
modo semplice ma proprio per questo forse più apprezzati.
Luciano
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