Il sella ronda 2011


Anche quest’anno il Sella Ronda Bike Day non ha tradito le aspettative!
Dopo la felice esperienza del 2010 avevamo rimesso in calendario questa gita, allungando la permanenza a 3 giorni proprio per godere un giorno in più delle magnifiche escursioni che si possono fare su queste bellissime strade dolomitiche.
Il gruppo quest’anno era un po’ più ridotto (7 persone) e per questo avevamo deciso di andare con le nostre auto (il pulmino non era conveniente). Partiti giovedì 30 giugno alle 18, poco dopo la mezzanotte siamo arrivati al nostro Albergo, l’Hotel Sport a Colfosco: ottima sistemazione, con camere belle grandi e pulite e tutti i comfort necessari (deposito bici, buon ristorante, vista panoramica sul massiccio del Sella e sul Sassongher).
Venerdì 1 luglio. Ci alziamo con un bellissimo sole, che contribuisce subito a riscaldare la fresca aria mattutina (in nottata si era arrivati a 3 gradi…) . Ultimi ritocchi alla bici e partenza alle 10,00, in programma un bel giro di 90 km con la mitica salita della Marmolada da Malga Ciapela come punto saliente della tappa. Si scende a Corvara e si affronta il Passo Campolongo, che risulterà essere il più gettonato in questi 3 giorni (lo affronteremo complessivamente 4 volte, di cui 3 dal versante di Arabba); breve discesa su Arabba dopodichè si prosegue prima in falsopiano e poi in discesa fino a Pieve di Livinallongo, dove ci aspettano le prime rampe della salita del Fedaia.
Proprio all’inizio però con una bellissima deviazione andiamo a pedalare negli affascinanti Serrai di Sottoguda, uno strettissimo canyon dove la strada larga poco più di 3 mt scorre tra pareti verticali di roccia, in uno scenario mozzafiato. La salita qui è pedalabile, ma appena il canyon si allarga la strada si inerpica decisa con le prime micidiali rampe al 14%; si rientra nella strada principale a Malga Ciapela e qui comincia il bello: un interminabile rettilineo di 3-4 km fino alla Capanna Bill, con pendenze costanti del 13% e nemmeno una curva a spezzare la fatica! Il gruppetto si fraziona un po’, alla Capanna Bill dove termina il primo rettilineo ci aspettano alcuni tornanti ma solo il primo consente di rifiatare; sui tornanti successivi la pendenza ritorna impietosamente a salire, ancora percentuali assassine a doppia cifra che sfiorano il 15%.

La forte pendenza e la mancanza di tratti per recuperare rendono questa salita veramente difficile, però alla fine tutti arriveremo in cima e per ciascuno di noi la scalata rappresenterà una piccola conquista da mettere tra le imprese “epiche” del proprio curriculum ciclistico.
Superato il passo ci attendono 2 km riposanti lungo il lago Fedaia, proprio sotto il ghiacciaio della Marmolada, un bellissimo scenario che ci ripaga ampiamente della fatica fatta; in corrispondenza dello sbarramento della diga inizia la discesa verso Canazei, lunga e divertente. Poco prima di Canazei ci fermiamo per un piccolo ristoro presso una baita. Ristoro meritato, anche perché ci attende il Passo Pordoi, che affrontiamo dal versante di Canazei; sono circa 12 km di salita, con pendenze tra il 6-8% per arrivare ai 2250 mt di quota, non dura ma molto lunga, dove le energie vanno comunque dosate per non restare a secco. Dal Passo un’altrettanto lunga discesa, con infiniti tornanti, ci riporta ad Arabba dove ci attende la consueta ascesa al Passo Campolongo. E’ l’ultima salita della giornata, poco più di 4km per superare circa 300 mt di dislivello, ma le difficoltà del giorno cominciano a farsi sentire sulle gambe e si rivelerà più ostica del previsto.
Chiudiamo il giro con questi dati:

Km percorsi: 89,65
dislivello: 2.564 mt
tempo: 5h 20m
media: 16 km/h

Sabato 3 luglio: L’incognita principale era legata al fatto di capire quanto le fatiche del giorno prima avevano inciso sulle nostre gambe, ma al tavolo della colazione tutti eravamo pimpanti e quindi via col giro duro: altri 90 km, con Valparola, Giau, Colle di Santa Lucia e Campolongo. Si parte in leggera discesa fino a La Villa, dove la strada inizia a risalire gradualmente verso San Cassiano per poi, in corrispondenza dell’Armentarola, scalare il Passo Valparola.

Salita molto bella, con un primo tratto che si insinua nei boschi che si estendono sotto le vette del Fanes ed un’ultima parte, dai 2000 mt di quota in su, che con numerosi tornanti attraversa un paesaggio altrettanto bello, più brullo, tra macigni e spettacolari vedute sulle vallate e sulle vette che circondano il Passo di Valparola. Si scolletta a 2150 mt, dopodichè con una breve discesa di 1 km si arriva al Passo Falzarego dove si svolta a sinistra sulla velocissima discesa verso Cortina; ci fermeremo però prima (a Pocol) in corrispondenza del bivio per il Passo Giau, per affrontare un’altra delle salite che hanno fatto la storia del Giro d’Italia. Quest’anno lo affrontiamo dal lato meno duro, che comunque si presenta impegnativo dovendo arrivare ad oltre 2250 mt di quota.

La salita è varia, i primi km alternno tratti di falsopiano con alcuni strappetti più duri, poi a metà si fa più costante, con pendenze mediamente importanti (10-11%) e con alcuni strappi al 13/14% veramente impegnativi. La parte finale è dura ma anche questa salita viene conquistata alla grande! Arrivati in vetta ci aspetta una meritata sosta in baita per ricaricare le energie, con strudel e the' caldo; foto di rito e poi ci buttiamo a capofitto nella bellissima discesa che porta a Selva di Cadore: una serie infinita di tornanti dove si piega come avessimo le moto, in 10 minuti siamo a valle!
Si svolta a destra e si percorre la strada che in falsopiano si dirige verso Arabba, superando la breve asperità del Colle di Santa Lucia. Ad Arabba ancora a destra, per l'ennesima ascesa al Passo di Campolongo dalla cui vetta pochi km ci separano dal punto di arrivo a Colfosco.

Km percorsi: 86,72
dislivello: 2.444 mt
tempo: 4h 47m
media: 16 km/h

Domenica 4 luglio. E’ il giorno del Sella Ronda: nei comunicati diramati successivamente dall’organizzazione sono stati calcolati circa 18.000 partecipanti per questa giornata all’insegna dell’ecologia, dove lungo le strade normalmente trafficate da auto, moto e pullman questa volta non si respirano i gas di scarico e si pedala in un silenzio quasi irreale.

Tempo splendido e condizioni perfette anche per quest’ultima giornata che ci vedrà affrontare i 4 passi in senso antiorario; si parte subito in salita verso il Passo Gardena, forse la salita più impegnativa del giro, immersi in una fiumana colorata di ciclisti. Dopo i 90 km delle 2 precedenti giornate i 52 km di oggi ci sembrano una “passeggiata” e così sarà!
Si affronta il percorso con serenità e passo tranquillo, scambiando ogni tanto qualche battuta con gli innumerevoli ciclisti e cogliendo l’occasione per ammirare lo sterminato parco bici che ci passa sotto gli occhi: dalle specialissime da migliaia di euro alle bici da cronometro, dalle bici d’epoca a quelle dove si pedala sdraiati, dalle mountain bike alle classiche bici da corsa.
Si pedalerà toccando nell'ordine Passo Gardena, Passo Sella, Passo Pordoi e Passo Campolongo, in un’atmosfera gioiosa e rilassante circondati da migliaia di ciclisti che condividono con noi questo meraviglioso sport.

Km percorsi: 51,17
dislivello: 1.652 mt
tempo: 3h 25m
media: 13 km/h

Qui tutte le foto!!

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